Pornodipendenze: facciamo il punto
Ilaria Rebecchi | Ott 01, 2013 | Commenti 0
Aumenta il rischio di Sex addiction e Pornodipendenze, soprattutto tra gli adolescenti tra i 14 e i 16 anni, che nella metà dei casi hanno già visionato materiale pornografico.
Ma il trend non grava solo sui più giovani: secondo le statistiche infatti dal 2005 il numero dei visitatori di siti porno è prssochè raddoppiato, e solo il 10% sarebbe costituito da minorenni.
Di questo totale, ben la metà sarebbe a rischio dipendenza da sesso, soprattutto per via della delicata età in cui quesi adolescenti si trovano, che potrebbe portare gli stessi a tramutarsi in patologie della sfera sessuale, come tra le altre anche la Dipendenza da sesso o la Pornodipendenza.
”La dipendenza da sesso non è un fenomeno nuovo, e si tratta di un comportamento caratterizzato da un desiderio sessuale anomalo che coinvolge l’attività del pensiero a tal punto da interferire seriamente con le normali attività quotidiane, e persino da non consentire più di perseguire altri scopi nella vita.
Oggi questo disturbo è stato inserito tra le nuove dipendenze in quanto ha considerevolmente aumentato la sua, ancorché sottovalutata e drammatica, incidenza sociale. La pornodipendenza, invece, appare come una particolare estensione autoerotica dello stesso aspetto compulsivo.
Queste dipendenze hanno origine in un’esasperazione dell’attenzione personale sulla corrente libidica e in una sua sostanziale scissione dalla corrente di tenerezza. Il sesso viene ridotto alla sua dimensione genitale e viene scisso da corrente emotiva e sentimenti. Ma, al di là della specificità tecnica della loro origine, entrambe hanno visto incrementare decisamente la loro incidenza epidemiologica in corrispondenza dello sviluppo e della propagazione sociale dei nuovi media nell’ultimo trentennio. Si tratta di dipendenze in rapido aumento presso tutte le fasce di età e in tutte le classi sociali e si sviluppano con l’abitudine a sperimentare il piacere sessuale connesso alla ricerca di sempre nuove opportunità di stimolazione erotica, fino a giungere ad un comportamento tipicamente compulsivo e irrefrenabile.
Si tratta di una dinamica dovuta soprattutto all’iperproduzione di dopamina. La ripetuta sovreccitazione dell’area cerebrale deputata al suo rilascio, ne determina la progressiva atrofizzazione riducendo sempre più il rilascio di dopamina. Di qui l’insorgere di crisi di astinenza e quindi il bisogno di “spremere” le cellule dopaminergiche rimaste con immagini via via sempre più forti, violente ed estreme nella vana ricerca di una scarica orgasmica più appagante. Il calo del desiderio è dovuto al fatto che la pornodipendenza abitua il soggetto a fare tutto da solo e lo disabitua a contesti erotico-affettivi reali eliminando la corrente di tenerezza: la pratica esasperata dell’autoerotizzazione mediata dalla pornografia favorisce il calo del piacere e del desiderio erotico verso un autentico oggetto d’amore.
L’eiaculazione precoce obbedisce alla stessa logica, “risolvendo” in fretta l’incapacità relazionale del soggetto le cui risorse neurologiche vengono progressivamente consumate determinando modificazioni nella chimica cerebrale. Oltre a ciò va in particolare considerata la profonda distorsione dell’immagine della donna e dell’amore che la frequentazione dei siti porno inevitabilmente determina”, hanno dichiarato ai media gli esperti .
Categoria: Psicologia
Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more