The Love Trainer pt 10: lo stress

Con The Love Trainer, la Dottoressa Anna Gallucci, Psicologa Clinica e Psicoterapeuta Analista Transazionale in formazione, ci svelerà costantemente le ragioni, le cure, i perché e i se dei pericoli e delle patologie amorose, dagli affetti smisurati alle gelosie, dal mal d’amore alle conseguenze sul sesso.
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Psicologando con la Dott.ssa Anna Gallucci

Quante volte vi capita di dire o di pensare ” caspita sono davvero stressato/a”. Ci si sente scarichi, spenti ma allo stesso tempo nervosi, “elettrici” quasi tendiamo ad esplodere per ogni minima situazione che valutiamo come irritante e sbagliata. E avete ragione..lo STRESS é qualcosa che non solo esiste ma può causare anche notevoli conseguenze negative se non si riesce a gestirlo adeguatamente. La prima cosa da fare é accettare il fatto che si é stressati, la seconda é analizzare quale sia l’aspetto o l’evento della vostra vita che può essere considerato la causa dello stress, la terza é riuscire a fare finalmente qualcosa per Sé, quindi rilassarsi e possibilmente non pensare in modo ossessivo ai problemi ma piuttosto in modo creativo alle soluzioni di essi.

Vi propongo una prospettiva diversa con la quale considerare lo stress e farò riferimento alla teoria di H. Selye (1971). Il punto centrale del pensiero di questo autore é che non solo lo stress fa parte della vita di ogni individuo ma é importante che ci sia in quanto sprona e permette, una volta superato, l’acquisizione di nuove capacità e risorse personali. Lo STRESS può essere definito come una “reazione emozionale intensa a una serie di stimoli esterni che mettono in moto risposte fisiologiche e psicologiche di natura adattiva” .

Se i nostri sforzi falliscono è perché lo stress supera le nostre capacità di risposta, e di fatto si è maggiormente sottoposti ad una vulnerabilità nei confronti della malattia psichica, di quella somatica o di entrambe. Il termine, largamente usato anche nel linguaggio corrente con significati spesso in contrasto tra loro, è stato introdotto in biologia da W. B. Cannon, ma solo successivamente ebbe una definizione univoca grazie a H. Selye, secondo cui «lo stress è la risposta non specifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata ad esso» (1971). La richiesta comprende una gamma molto ampia di stimoli, detti agenti stressanti, mentre la risposta biologica, che è sempre la stessa, è la conseguenza di una reazione difensiva nell’organismo. Tale reazione difensiva e adattiva, denominata emergenza o anche sindrome generale di adattamento, è caratterizzata da una fase di allarme con modificazioni biochimiche ormonali, da una fase di resistenza in cui l’organismo si organizza funzionalmente in senso difensivo, e da una fase di esaurimento in cui avviene il crollo delle difese e l’incapacità di adattarsi ulteriormente.

Secondo Selye lo stress non può e non deve essere evitato perché costituisce l’essenza stessa della vita, perciò non è una condizione patologica dell’organismo, anche se in alcune circostanze può produrre patologia, come quando lo stimolo agisce con grande intensità e per lunghi periodi (vedi il post sui disturbi da stress e la pagina del sito sul disturbo post-traumatico da stress). L’importanza delle emozioni nelle reazioni di stress ha originato il concetto di stress psicologico che differisce da quello fisiologico in quanto la risposta dipende dalla valutazione cognitiva del significato dello stimolo. Esistono definizioni di stress in base all’intensità dello stimolo, altre formulate in base alla qualità della risposta fisiologica, altre ancora che descrivono lo stress in base al costo richiesto all’individuo dalla sua modalità specifica di affrontare i problemi e rispondere all’ambiente.

Oltre agli stress psicofisiologici determinati da un eccesso di stimolazione, sono descritti anche gli stress psicosociali la cui dinamica prevede:
1) una situazione esterna caratterizzata da difficoltà interpersonali, sociali o individuali quali solitudine, abbandono, fallimento lavorativo, eccessive richieste di rendimento e simili;
2) una risposta interna che trova le sue espressioni nell’ansia, nella colpa, nell’ira o nella depressione;
3) un comportamento esterno, suscitato da quella risposta ora adeguata e realistica, ora inadeguata, con liberazione di impulsi incontrollati di natura psichica o funzionale psicosomatica. Lo stress, infatti, è riconosciuto da tutti come elemento predisponente le sindromi psicosomatiche (vedi la pagina del sito sulle malattie psicosomatiche).

Vi consiglio questo testo: SELYE H., Stress senza paura (1971), Rizzoli, Milano, 1976. Di seguito anche la SCALA DEI PRINCIPALI EVENTI STRESSANTI! E’ un dato di fatto che alcuni eventi della vita possono generare stress. Gli studi di Holmes e Rahe (1967), ad esempio, pur essendo soggetti a numerose critiche, hanno raggruppato in una scala gerarchica i vari tipi di cambiamenti della vita umana sperimentati come stressanti. Il test di Holmes-Rahe è una scala che va da 0 (nessuno stress) a 100 (massimo stress possibile) prendendo in considerazione un insieme di eventi psicosociali stressanti (detti dagli Autori “life events”) che possono capitare a tutti nella nostra società. Personalmente non sono d’accordo con questa sistemazione quantitativa del livello di stress soggettivo in quanto è il caso di ricordare che gli effetti dell’esposizione agli eventi stressanti non sono uguali per tutti gli individui, non tutte le persone reagiscono nella stessa modalità allo stesso evento.
Malgrado ciò, numeri a parte, credo sia un elenco interessante di eventi che, di fatto, possono capitare a ognuno di noi!

Vediamo adesso nel dettaglio quali sono i 42 eventi che Holmes e Rahe, come risultato delle loro ricerche, stimarono essere eventi stressanti. La scala di Holmes e Rahe parte dagli eventi maggiormente stressanti fino a quelli considerati essere meno portatori di stress.

Evento stressante      –     Intensità dello stress
1. Morte del coniuge                                               100
2. Divorzio                      70
3. Separazione                  65
4. Prigionia                      –65
5. Morte di un parente stretto                          –65
6. Menopausa                      –60
7. Malattia personale      55
8. Matrimonio                  –55
9. Perdita del lavoro        50
10. Ricongiunzione coniugale     – 45
11. Pensionamento               –45
12. Malattia di un familiare  –43
13. Lavoro intenso           –42
14. Gravidanza          –40
15. Difficoltà sessuali      – 35
16.
Arrivo di un nuovo membro nella famiglia    – 35
17. Cambio della mansione lavorativa    – 35
18. Mutamento della situazione economica        – 35
19.
Morte di un amico  – 35
20. Contrasti insoliti con il partner    – 32
21. Stipula di un ipoteca        – 31
22. Rifiuto di un prestito       – 30
23. Trasloco di un figlio da casa  – 29
24. Problemi con la legge       – 29
25. Conquista personale (lavorativa, economica, sociale)  – 26
26. Inizio o cessazione del lavoro del partner o coniuge  – 26
27. Inizio o fine della scuola   – 26
28. Cambiamento delle condizioni sociali         – 25
29. Cambiamento delle abitudini personali (dieta, sport, cattive abitudini)  – 23
30. Problemi con un superiore sul lavoro      – 22
31. Cambiamento degli orari lavorativi   – 20
32. Cambiamento di residenza     – 20
33. Cambiamento di scuola – 20
34. Cambiamento degli hobby    – 18
35. Periodo pre-mestruale              – 15
36. Cambiamento di fede religiosa       – 15
37. Richiesta di un prestito esiguo      – 15
38. Cambio del ritmo sonno-veglia       – 15
39. Variazione delle abitudini alimentari      – 13
40. Vacanza      – 11
41. Grandi feste (Natale, Pasqua)        – 10
42. Piccole infrazioni alla legge        – 10

 

Dr.ssa Anna Gallucci
Psicologa Clinica e Psicoterapeuta Analista Transazionale in formazione
Albo Psicologi del Veneto n. 7901
mail: anna.gallucci@ordinepsicologiveneto.it

 

Categoria: BenesserePsicologia

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