‘The Beginner’: la vita veneziana di Rodolfo Valentino, al Festival di Venezia
Ilaria Rebecchi | Set 01, 2012 | Commenti 0
Pierluigi Ferrandini cattura le immagini dell’intrigante Serenissima, nel luglio del 1909. Rodolfo Alfonso Raffaello Pierre Filibert Guglielmi di Valentina D’Antonguella (Simone Fucci), un giovane ragazzo nato a Castellaneta in provincia di Taranto il 6 Maggio 1895, arriva a Venezia. Franz Liszt, attraverso l’adattamento di Paolo De Nardo, eseguito dall’Orchestra Grossini, cadenza la vicenda del giovane che vuole entrare nella Marina Militare Italiana. A causa di un leggero strabismo il suo sogno si infrange. Ma nello stesso periodo incontra una ricca vedova inglese conosciuta come Lady B. (Jane Alexander), a cui il destino aveva assegnato la splendida Venezia come esilio dorato in cui piangere la felicità perduta. Un insperato idillio consolatorio tra i due mostrerà lo sbocciare del talento inconfondibile di quel ragazzo nella più bella suite del prestigioso Hotel Danieli, tra i pizzi i merletti e i velluti degli abiti ricostruiti dalla raffinata costumista Dominique Brunet.
Rodolfo Valentino e la seduzione viene raccontato dai protagonisti del film:
JANE, qual’è il tuo rapporto con la seduzione?
Il mio rapporto con la seduzione è continuativo, amo sedurre, tutti, uomini, donne, credo di avere un forte bisogno di essere amata.
Come è cambiato il gioco della seduzione dall’epoca di Rodolfo Valentino ad oggi?
Non lo so, secondo me non è cambiato tanto, forse noi donne siamo diventate più audaci, aggressive, gli uomini sono ormai abituati alle donne che se li prendono.
Dal momento che Venezia è la patria di un ben noto seduttore secondo te che ascendente ha sul potere seduttivo della città?
Venezia è la città che seduce per eccellenza, tutti vanno per sposarsi, o andare in luna di miele..ci sarà un motivo. Io forse sono rimasta incinta proprio a Venezia!
SIMONE, come ti sei preparato per il ruolo di un così grande seduttore come Rodolfo Valentino?
Mi sono lasciato andare, non mi sono ispirato a nessun cliché, mi sono affidato alla mia sensibilità e a quella di Pierluigi, il regista, e grazie a lui mi sono potuto calare in un mondo fatto di eleganza e sentimenti profondi.
Come è stato lavorare con Jane?
Esattamente come il mio personaggio ne sono rimasto ammaliato. Al primo incontro ero catatonico.
Qual’è il tuo rapporto con la seduzione?
La seduzione, la sensualità nel film me l’ha data Jane, nella vita credo che si abbia o meno, se c’è traspare, se non c’è penso sia difficile potersela costruire.
Qual’è stato il tuo impatto con Venezia?
Durante le riprese ho dormito nella residenza estiva del console austriaco, che pare sia stata una delle abitazioni di Casanova. È stato importante vivermi Venezia di notte, dopo le riprese, quella stanza, quegli arredi, e provarmi ad immaginare in un’altra epoca.
Il film nato come un cortometraggio si sta evolvendo in un progetto di lungometraggio ad episodi abbracciando tutte le tappe salienti del grande Latin Lover del cinema muto, attendiamo trepidamente.
di Chiara Spagnoli
Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more