San Valentino: amore è prendersi per mano
Ilaria Rebecchi | Feb 11, 2015 | Commenti 0
Si avvicina sempre più la data in cui amiamo festeggiare l’amore, San Valentino. Non che bisogni aspettare quel giorno per ricordarci che l’amore, in ogni sua forma, è parte integrante delle nostre vite, ma si sa, noi donne amiamo sentirci coccolate e viziate più che mai! Attendiamo emozionate un pensiero, un gesto o un invito a trascorrere questa giornata con chi amiamo. Se riceviamo un invito a cena, chissà quante ore prima cominciamo il viaggio dentro il nostro guardaroba alla ricerca del miglior outfit possibile!
E’ la mano, dopo gli occhi e il volto, l’arto sempre presente nei nostri rapporti, ci incontriamo e ci diamo la mano, con la mano facciamo una carezza sul viso, il bimbo preso per la mano, i mille usi manuali che svolge la donna in casa, con le mani, il “prendersi per mano” a tutte le età……e proprio in questi giorni, per San Valentino, che sono proprio le mani ad essere all’attenzione del nostro partner e ci pongono il problema di mani non curate, non giovani come si vorrebbe; anche perché, al contrario di altre parti, le mani sono difficili a trattare e gli interventi di chirurgia plastica sono anche sconsigliati perché possono comprometterne la mobilità e persino le iniezioni, il filler multitasking che viene utilizzato per ringiovanire diverse zone del corpo, non danno risultati soddisfacenti.
Chiediamo al Prof. MARIO DINI un commento sull’azione anti age sulla mano
Per una azione re-pulp e anti-age è arrivato di recente dal Belgio (ma è già conosciuto in tutto il Sud-Est asiatico, soprattutto in Corea, dove la medicina estetica è all’avanguardia, oltre che in Russia, Gran Bretagna e Germania), un nuovo filler che non contiene acido ialuronico ma un polimero composto da microsfere rigeneranti che agisce a lunga durata: fino a quattro anni.
Professore, ci spieghi le modalità dell’intervento?
Il medico lo introduce sul dorso con tre iniezioni esattamente tra un dito e l’altro: il polimero, una volta penetrato nel derma, stimola la formazione di nuovo collagene e di fibre elastiche, mentre il gel si degrada e viene eliminato, le mani appaiono più piene, morbide e lisce, senza quelle vene in evidenza o quei solchi che regalano subito un bel po’ di anni in più.
Le problematiche?
Iniettato con una microcannula che penetra nei tessuti senza traumi presenta nei primi giorni del decorso del filler un edema su tutta la mano, che rientrerà in pochissimi giorni.
Prof. Mario Dini chirurgo plastico estetico
articolo di Cristina Vannuzzi
Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more