Rodolfo Valentino, il primo sex-symbol di Hollywood
Ilaria Rebecchi | Set 23, 2014 | Commenti 0
Primo sex-symbol della storia del cinema, al punto che il suo nome è diventato sinonimo di seduzione maschile, Rodolfo Valentino (nato Guglielmi, il 6 maggio del 1895), è stato il primo attore-icona di seduzione cinematografica e mass-mediatica, se vogliamo, a conquistare fitte schiere di donne di tutto il mondo, dalle compagne di set e amanti alle fan.
Sbarcato negli Stati Uniti nel 1915 in cerca di fortuna come molti suoi contemporanei, Valentino è un abile ballerino e inizialmente lavora come lavapiatti per mantenersi, per poi iniziare a fare l’accompagnatore di donne mature nella New York dell’epoca.
Quando una delle sue amiche arriva ad uccidere il marito per il suo amore, egli scappa entrando a far parte della compagnia teatrale di Al Jolson, per poi essere notato per l’incredibile fascino tipicamente italiano (pugliese per la precisione) e fatto debuttare ad Hollywood nel 1919, interpretando nei primi film il ruolo di mascalzone nostrano.
E’ il protagonista de “I Quattro Cavalieri dell’Apocalisse” (1921) di Rex Ingram, con tanto di scena cult in cui Rodolfo balla un sensualissimo tango, e in seguito de “Lo Sceicco” (George Melford, 1922) dove interpreta il ruolo di un maliardo seduttore dal fascino mediterraneo ed irresistibile.
Diventa il simbolo di una tenebrosità seducente, con i capelli corvini impomatati e gli occhi penetranti, capace di sedurre con il solo sguardo e senza dover compiere chissà quali peripezie.
Sposa l’attrice lesbica Jane Acker e si innamora perdutamente della stilista Natasha Rambova, che lo trasforma in attore raffinato ed impegnato, conferendogli un’immagine antitetica a quella idolatrata dalle donne di mezzo mondo.
Seguiranno “Robin Hood” (1925), “Sangue e Arena” (1922) ed infine “Il Figlio dello Sceicco” (1926), uscito dopo la morte dell’attore a soli 31 anni.
Grande amante sullo schermo e fedelissimo nella vita, tipicamente mediterraneo nella propensione alla comodità e nell’aspetto fisico, poco propenso ai party hollywoodiani e dalla vita priva di scandali, una carriera veloce e un fascino immortale che ad oggi gli sopravvive:
Rodolfo Valentino è l’icona di una seduzione antica ma moderna, dove l’uomo è sensibile e sofisticato anche se a tratti passivo, seppur passionale nei baci e nello sguardo magnetico che non lasciava possibilità di fuga, capace di scatenare le prime vere scene di follia collettiva delle fan, come mai era successo prima nella storia del cinema e della società, a partire dalle donne americane in cerca di riscatto sociale.
“Chi sei, mio signore?”
“Io sono colui che ti ama, non ti basta?”
Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more