My Sex, Le Ragazze del Porno

My Sex: il porno al femminile. La presentazione.

MY SEX è un progetto che prevede la realizzazione di 10 cortometraggi erotici il cui scopo è far emergere per la prima volta in Italia una visione della sessualità al femminile e raccontare corpi e pratiche così come sono vissuti e visti dalle donne.

I corti saranno realizzati da LE RAGAZZE DEL PORNO, associazione in progress di registe, artiste e autrici per la produzione esecutiva di Woka Productions.

Le donne sono sempre state una piccolissima minoranza nel mondo cinematografico italiano (per non parlare di quello erotico pornografico, dove la loro presenza dietro la macchina da presa è inesistente) e spesso hanno lottato così tanto per emergere che hanno perso per strada la specificitaà della loro visione. Così più della metà della popolazione italiana è composta da individui resi più deboli dal non potere autorappresentarsi nei media e quindi esprimere un punto di vista diverso sulla realtà. Questo non accade solo nella sfera sociale ma anche in quella erotica dove le donne non si sentono legittimate ad avere bisogni e desideri diversi da quelli degli uomini.

In quanto non rappresentato, il loro desiderio non ha diritto di esistere.

In un momento storico in cui l’immagine delle donne italiane oscilla tra una volgarità sin troppo esibita e una opposta ma complementare diserotizzazione dei corpi come tentativo di prenderne distanza, sono in tante a sentirsi sempre meno rappresentate.

Nel cercare una nuova visibilità Le Ragazze del Porno non cercano di ridefinire solo il ruolo delle donne ma anche quello degli uomini, che ne sono prigionieri quanto noi. Credno infatti che mettere in discussione l’immaginario erotico più profondo di una società sia una tappa obbligata e un primo passo fondamentale per la sua liberazione.

E che il sesso, sia nella vita reale che nell’arte, sia in primo luogo divertimento, per le donne come per gli uomini.

MY SEX nasce dall’urgenza di dare visibilità al nostro immaginario erotico. Le Ragazze del Porno un gruppo eterogeneo, con inclinazioni sessuali ed esperienze personali e professionali molto diverse, ma ciò che ci accomuna è l’esigenza di esprimere la nostra sessualità e il nostro desiderio con gli strumenti del cinema. A fare da filo conduttore tra i diversi corti è sempre la componente sessuale declinata in tutte le sue varianti e nella molteplicità di sguardi.

Non si tratta di porno al femminile perché non si vuole essere definite da un solo genere. In ogni corto ogni regista è libera di scegliere un’estetica e un punto di vista, di raccontare il proprio sguardo, di lavorare sulla fiction, sul gonzo o sul documentario, di spaziare dall’erotismo alla pornografia (perché anche il porno è una maniera di parlare di sesso).

Operazioni simili, in Europa, sono già state fatte in Svezia da Mia Engberg con Dirty Diaries, in Francia con X- Femmes e con il webmagazine Second Sexe e hanno avuto tutte grande successo. Evidentemente hanno incontrato il desiderio del pubblico.

E noi ne siamo solo felici… E domani è l’8 marzo…

 

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Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more

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