Martin Suter, “Il talento del cuoco”
Ilaria Rebecchi | Ago 14, 2013 | Commenti 0
È recentemente uscito il nuovo romanzo dello scrittore 60enne svizzero Martin Suter.
“Maravan posò il coltello affilato vicino alle verdure a striscioline, andò all’armadio riscaldato, tirò fuori il sifone d’acciaio e lo portò a Anton Fink. Nel contenitore caldo c’era il composto per lo zabaione all’aglio orsino da abbinare ai filetti di sgombro marinati. Si sarebbe afflosciato ancor prima di raggiungere il tavolo, su questo Marivan non aveva alcun dubbio. Fink, l’esperto di cucina molecolare,aveva usato gomma di xantano e farina di semi di carrube anziché farina di semi di guar, come indicato per le spume calde“.
Queste le prime righe dell’opera di Suter. Nelle cucine di un ristorante di lusso a Zurigo lavora Maravan, un giovane tamil che viene dallo Sri Lanka. Come molti suoi connazionali è fuggito dalla guerra per giungere in Europa, sperando nell’asilo politico e con la responsabilità di aiutare la famiglia rimasta in patria. Nel ristorante gli vengono assegnati solo i compiti più umili e noiosi, ma lui non se la prende. Ha un carattere amabile e ottimista, possiede una fede devota, con i suoi riti e le sue divinità, e soprattutto è un cuoco dall’olfatto e dalle qualità straordinari.
La prima a scoprirlo è la disinibita Andrea, una cameriera dello stesso locale. Per lei Maravan cucina il vero curry, ispirato alla tradizione culinaria di famiglia con qualche personale innovazione. La ragazza, nel corso di una cena indimenticabile, avrà un’idea che cambierà il loro futuro: dovranno mettersi in proprio e aprire una ditta. Si chiamerà «Love Food» e proporrà un Love Menu, consegna a domicilio di raffinati manicaretti afrodisiaci capaci di stimolare il desiderio delle coppie annoiate. I primi clienti arrivano grazie a una terapista specializzata, ma la voce si sparge rapidamente. In un contesto che scopre con angosciato stupore la possibilità del fallimento, e che diviene sempre più instabile e ingiusto, i piaceri – del corpo, della mente, del palato – diventano merci preziose. Le sensuali ed efficaci ricette di Maravan sanno restituire gusto ed emozione alle serate di coppie abbienti, a personalità della politica, a uomini d’affari in cerca di sensazioni forti. Ma attraggono anche figure ambigue, che vivono ai margini del potere e della ricchezza…
Il talento del cuoco racconta con tono sagace, ironico e riflessivo l’aspra complessità di un ingranaggio sociale che rimescola il destino di persone lontane e diverse e le porta sullo stesso palcoscenico, in uno spazio in cui i gesti e le parole di ognuno riguardano e influenzano le vite degli altri. E allora tra noi e loro, tra gli abitanti di nazioni e città che si vogliono solide e antiche, e quei popoli che crediamo spuntare dal nulla per turbare il nostro ordine e il nostro benessere, nasce un legame profondo, che ha bisogno di una scoperta continua, di una curiosità che può svelare quei mondi quasi del tutto invisibili che convivono quotidianamente accanto a noi.
Martin Suter (Zurigo, 1948) ha lavorato come sceneggiatore televisivo, come reporter e nel campo pubblicitario. Con questa casa editrice ha pubblicato L’ultimo dei Weynfeldt (2010), Com’è piccolo il mondo! (2011), Allmen e le libellule (2011), Allmen e il diamante rosa (2012) e Il talento del cuoco (2012), bestseller internazionale, primo in Germania nel – la classifica dello «Spiegel» con oltre 400.000 copie vendute e contemporaneamente in Svizzera e Austria. Il romanzo è in corso di traduzione in quindici paesi, e ne verrà tratto un film diretto da Ralf Huettner.
Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more