Love it! Sesso consapevole, il mondo dello spettacolo a sostegno della campagna sulla contraccezione

Grande partecipazione di personaggi dello spettacolo alla serata dedicata a Love it! Sesso consapevole, la campagna d’informazione sulla contraccezione

che rende le giovani protagoniste della propria sessualità e delle proprie scelte, promossa dalla SIGO e da lapillolasenzapillola, progetto educazionale di MSD.                                                                                   

Cresce il movimento d’opinione tra le giovani donne all’uso consapevole dei contraccettivi, decine di migliaia di contatti in poco meno di due mesi dall’inizio della campagna

sul sito www.lapillolasenzapillola.it.                                                                          

Oggi il 42% delle under 25 italiane non utilizza alcun metodo contraccettivo e moltissime donne ignorano le diverse possibilità di fare contraccezione.

 

 

Una serata per accendere i riflettori sulla sessualità consapevole e la contraccezione con tanti personaggi famosi del mondo della musica, del cinema, della televisione – e non solo donne – che hanno aderito alla campagna d’informazione sulla contraccezione Love it! Sesso consapevole promossa dalla SIGO – Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia in collaborazione con lapillolasenzapillola, progetto educazionale di MSD.

Tanti i personaggi dello spettacolo che hanno deciso di sostenere la campagna indossando il bracciale glamour con il simbolo femminile per promuovere la “moda” della sessualità consapevole: la testimonial della campagna Baby K, idolo rapper delle giovanissime, Claudia Pandolfi, Valeria Solarino, Michela Quattrociocche, Giorgio Pasotti, Andrea Sartoretti e Alessandro Roja per citarne solo alcuni.

Giorno dopo giorno cresce il movimento d’opinione sulla contraccezione consapevole tra le giovani donne. In poco più di due mesi di attività i primi risultati della campagna sono positivi: oltre 30.000 visite di giovani donne al sito web www.lapillolasenzapillola.it, le pagine più consultate sono state ad oggi quelle sui contraccettivi, l’anello vaginale e la Love Band, un servizio di consulenza online su sessualità e contraccezione gestito da 12 giovani ginecologhe. Oltre 300 le ragazze che hanno contattato le ginecologhe della Love Band per un totale di 620 mail scambiate, segno del dialogo che si è instaurato. Tante le domande: dai contraccettivi ai loro effetti indesiderati, alle modalità di inserimento dell’anello vaginale, alla contraccezione d’emergenza, alle alternative alla pillola anticoncezionale disponibili sul mercato, fino alle dimenticanze nell’assunzione dei contraccettivi orali.

Donne giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni, il target della campagna Love it! Sesso consapevole, determinate, curiose in fatto di sessualità e contraccezione, indipendenti e intraprendenti che però per quanto riguarda il sesso mostrano poca consapevolezza e maturità tanto che nel 42% dei casi non fanno uso di contraccettivi e si affidano al partner o alla buona sorte.

 

«Sappiamo che le ragazze di oggi attingono al web per avere informazioni sulla sessualità e sulla contraccezione e sappiamo anche quanto le ragazze che usano la pillola se ne dimentichino almeno due volte al mese – afferma Nicola Surico,Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e Past President di SIGO – abbiamo pensato di dare a queste giovani donne almeno due messaggi importanti su un mezzo come internet con cui hanno confidenza: la possibilità di scegliere un’alternativa alla pillola come l’anello vaginale e la necessità di proteggersi con una contraccezione sicura da gravidanze indesiderate».

“Love it!” è prima di tutto un invito rivolto alle ragazze affinché amino la loro vita, il loro corpo e la loro sessualità, scegliendo liberamente. Una sessualità consapevole e la contraccezione più adatta permettono di programmare in autonomia scelte importanti della propria vita.

«Vi sono svariate alternative nei contraccettivi ormonali a basso dosaggio tra i quali quelli che la donna può assumere in forma diversa rispetto alla pillola come il cerotto e l’anello vaginale –sottolinea Rossella Nappi, Professore associato di Ostetricia e Ginecologia all’Università degli Studi di Pavia – quest’ultimo rappresenta una sicura alternativa alla pillola, ugualmente efficace e a basso dosaggio, può essere inserito una volta al mese e la donna con questo dispositivo impara a conoscere il proprio corpo».

Love it! Sesso consapevole si differenzia dalle altre campagne d’informazione perché per parlare di contraccezione usa linguaggi innovativi come la moda, la musica e il web e perché per la prima volta le ragazze non sono semplici destinatarie, ma protagoniste e testimonial della campagna indossando il bracciale che troveranno durante le date del prossimo tour di Baby K e nelle tappe della campagna d’informazione lapillolasenzapillolanegli atenei italiani.

 

 

Nicola Surico

Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia

presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”,

Past-President SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia)

 

 

Love it! Sesso consapevole: l’informazione giovane che avvicina le ragazze alla contraccezione

 

La SIGO in collaborazione con il progetto educazionale lapillolasenzapillola promuove la campagna d’informazione “Love it! Sesso consapevole”. Può farci un bilancio di questi primi mesi dal lancio dell’iniziativa? Qual è l’elemento che contraddistingue questa campagna rispetto alle altre iniziative d’informazione sulla sessualità?

Stando ai dati iniziali di questi primi due mesi dal lancio della campagna Love it! Sesso consapevole, il bilancio è senz’altro positivo come si evince dal lieve aumento del ricorso ai contraccettivi e dalle migliaia di donne che hanno visitato il sito web (www.lapillolasenzapillola.it). Evidentemente abbiamo raggiunto la popolazione femminile target, quella tra i 18 e i 25 anni. Tuttavia, in Italia, siamo ancora lontani dalle percentuali di uso dei contraccettivi degli altri Paesi europei. Ci sono delle eccezioni, ad esempio la Regione nella quale le donne fanno maggiore ricorso alla contraccezione ormonale è la Sardegna con un 30%, ma nel resto del Paese i valori si attestano al 16-18%.

Sappiamo che le ragazze di oggi attingono a internet per avere informazioni sulla sessualità e sulla contraccezione e sappiamo anche quanto le ragazze che usano la pillola se ne dimentichino almeno due volte al mese. Abbiamo pensato di dare a queste giovani donne almeno due messaggi importanti su un mezzo come internet con cui hanno confidenza. Primo, che la sessualità deve essere sempre consapevole, sia per non rischiare gravidanze indesiderate sia per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili. Secondo che esiste la possibilità di scegliere un’alternativa alla pillola che sia a prova di dimenticanza, come ad esempio l’anello vaginale, ma anche il cerotto.

 

Una delle iniziative principali legate alla campagna Love it! Sesso consapevole è il coinvolgimento della Love Band, un gruppo di 12 ginecologhe su tutto il territorio nazionale che sono a disposizione delle ragazze per rispondere alle loro domande in materia di sessualità e contraccezione. Perché avete deciso di promuovere questa iniziativa in particolare?

La Love Band ci è parsa lo strumento più adatto e attuale per far arrivare alle ragazze molte informazioni semplici e corrette e per dare risposta alle loro domande.

Molte ragazze spesso si sentono inibite nel parlare apertamente della propria sessualità in una visita ginecologica per questo motivo l’opportunità di potersi confrontare con uno specialista sul web, a maggior ragione preservando il proprio anonimato, si sta rivelando un’iniziativa che sta riscuotendo un notevole successo. Inoltre, nessuno meglio di una giovane ginecologa può dare suggerimenti e consigli ad una donna su come usare correttamente un contraccettivo, su eventuali effetti collaterali e su come gestirli al meglio attuando correzioni, sullo stile di vita e sull’educazione sessuale.

 

 

Elemento innovativo della campagna di informazione che state promuovendo è il coinvolgimento di una cantante rap, Baby K, che ha realizzato un brano ad hoc per parlare di contraccezione. Da quale esigenza scaturisce una scelta “fuori dagli schemi” per parlare di un tema così importante?

Baby K è un idolo delle giovanissime e a nostro avviso è il mezzo migliore per avvicinarle a tematiche così intime e delicate. L’idea del braccialetto da indossare poi esprime la consapevolezza del proprio corpo e dell’attività sessuale. Una sorta di partecipazione attiva delle stesse ragazze chiamate in questo modo a diventare esse stesse testimonial della campagna Love it! Sesso consapevole, in prima persona.

 

 

Rossella Nappi

Professore associato di Ostetricia e Ginecologia,

Università degli Studi di Pavia

 

 

La contraccezione ormonale non è solo una medicina, ma uno stile di essere donna

 

Lei è responsabile scientifica del progetto educazionale lapillolasenzalapillola, che oggi insieme alla SIGOpromuove la campagna Love it! Sesso consapevole: da questo punto privilegiato di osservazione, qual è oggi l’atteggiamento prevalente tra le giovani rispetto alla contraccezione? Quali sono i primi risultati della campagna?

La percezione è che le giovani ragazze spesso non vivano sessualità e contraccezione come due aspetti legati tra loro: da un lato dimostrano curiosità e bisogno di informazioni, dall’altro sono bombardate dai media con una visione “ludica” della sessualità, spesso vissuta in maniera troppo superficiale dal punto di vista delle implicazioni per il futuro. Emerge quindi una necessità di rendere le ragazze più consapevoli sulle scelte che riguardano il loro corpo, specialmente oggi che potrebbero essere libere di scegliere il contraccettivo più appropriato al loro progetto di femminilità e di partecipare al processo decisionale del metodo più adatto assieme al ginecologo.

I dati preliminari dei primi due mesi di attività di campagna appaiono molto positivi: quasi 30.000 visite di giovani donne al sito web www.lapillolasenzapillola.it, le pagine più consultate sono state ad oggi quelle sui contraccettivi, l’anello vaginale e la Love Band; oltre 300 le ragazze che hanno contattato le ginecologhe della Love Band per un totale di 620 mail scambiate. Successo anche per il video di Baby K su YouTube. Le domande più frequenti alle ginecologhe hanno riguardato gli effetti collaterali dei contraccettivi, in particolare quelli orali, le dimenticanze nell’assunzione della pillola, la contraccezione d’emergenza e il corretto inserimento dell’anello vaginale.

 

Quali caratteristiche dovrebbe avere “il contraccettivo ideale” in grado di avvicinare senza timore le donne alla contraccezione? Tra le scelte sui metodi contraccettivi disponibili ce n’è qualcuno che corrisponde al contraccettivo ideale?

Il contraccettivo ideale deve essere efficace, a basso dosaggio, con pochi effetti collaterali e non deve interferire con il benessere psicofisico della donna. Dovrebbe quindi essere “tagliato su misura” per la specifica donna in termini di dosaggio e di scelta del metodo. Tuttavia la libertà vera è frutto di una scelta consapevole, la donna deve poter scegliere, ma per farlo deve avere tutte le informazioni necessarie per affrontare consapevolmente la propria sessualità e la scelta contraccettiva in modo da programmare in piena autonomia i passi importanti della propria vita.

 

Esistono oggi diversi metodi contraccettivi ormonali con differenti modalità di assunzione, che permettono alle donne di scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Per le ragazze più giovani assumere ogni giorno il contraccettivo in maniera costante può rappresentare un problema, quali sono le alternative che hanno a disposizione?

Vi sono svariate alternative tra i contraccettivi ormonali a basso dosaggio, per esempio quelli che la donna può assumere in forma diversa rispetto alla pillola come il cerotto e l’anello vaginale. Quest’ultimo rappresenta una sicura alternativa alla pillola, ugualmente efficace e a basso dosaggio, con un valore aggiunto perché non si assume per bocca, ha bassissimi dosaggi ormonali, può essere inserito una volta al mese e la donna con questo dispositivo flessibile impara a conoscere il proprio corpo. Ogni donna può scegliere il metodo più appropriato a seconda delle proprie esigenze e necessità.

 

Il dialogo con il ginecologo è un aspetto decisivo per una giovane ragazza in cerca del suo metodo di contraccezione?

È strategicamente importante perché permette di attingere ad informazioni condivise. La libertà è poter scegliere tra le varie metodiche contraccettive, ma per poterlo fare le giovani devono avere tutte le informazioni necessarie: quelle delle coetanee, quelle delle campagne informative e quelle fornite dal medico per comprendere che la contraccezione ormonale non è solo una medicina, ma uno stile di essere donna, vivendo la propria femminilità in maniera autonoma e consapevole.

 

 

Le italiane e la contraccezione

 

Nel nostro Paese la cultura della contraccezione e dei comportamenti sessuali responsabili è lontana dagli standard europei: ancora oggi il 59% delle donne in età fertile (15-49 anni) non utilizza alcun metodo contraccettivo: il 15% non ne ha mai fatto usoe il 44% ha smesso di utilizzarlo1.

Il divario con gli altri Paesi europei si coglie in modo particolare rispetto all’uso della contraccezione ormonale: solo il 16,2% delle donne italiane usa contraccettivi ormonali mentre in Francia la contraccezione ormonale è usata regolarmente dal 41,5% delle donne2.

Nel nostro Paese l’uso della contraccezione ormonale varia in funzione delle aree geografiche: si mantiene sopra la media al Nord, tra il 23% della Valle d’Aosta e il 16,6% del Friuli, con eccezione del Veneto (15,6%) per diminuire al Centro Sud, scendendo fino al 7,2% della Campania. La Sardegna è invece la Regione più virtuosa, con una percentuale di utilizzo quasi raddoppiata (30,3%)3.

Da una ricerca Eurisko del 2011 emerge che oltre la metà delle donne intervistate, che ha avuto rapporti sessuali nel mese precedente la rilevazione, non usava metodi contraccettivi, né utilizzava alcuna precauzione, anche se il 34% ha dichiarato di non desiderare un figlio.

Non sorprende che in Italia una gravidanza su cinque non sia desiderata e che il 42% delle donne rimaste incinte, senza averlo scelto, non stava utilizzando nessun contraccettivo1.

 

Gli ostacoli alla contraccezione

Il rapporto delle donne italiane con la pillola è particolarmente difficile. Molte donne soffrono in maniera forte il peso e l’ansia del contraccettivo ormonale. Il 37% delle donne ha abbandonato l’uso della pillola per disturbi (aumento di peso, interazione con altri farmaci, ecc.) o problemi di ansia, peso e impegno1. A 8 donne su 10 è capitato di dimenticare la pillola, il 30% ha paura che ciò accada, il 42% manifesta il timore di ingrassare o di avere problemi estetici, il 31% guarda con sospetto al suo dosaggio ormonale1. A molte donne pesa il fatto di doversene ricordare ogni giorno o dover andare dal medico per farsela prescrivere1.

 

Il contraccettivo ideale

Le donne italiane non rinunciano all’idea della contraccezione: desiderano però un contraccettivo che le faccia sentire libere (64%), sicure e tranquille (74%), ben tollerato e pratico da utilizzare (65%), che non rappresenti per loro un peso, un impegno, che non le faccia pensare, che consenta loro di dimenticarsi della contraccezione (71%). Il contraccettivo ideale dovrebbe innanzitutto essere efficace ma anche “tagliato su misura” della specifica donna, in termini sia di dosaggi, sia di scelta del metodo1. Un’esigenza che trova sempre più risposta nelle nuove alternative di contraccezione ormonale che non richiedono un impegno quotidiano, tra cui l’anello vaginale, il cerotto o l’impianto sottocutaneo.

 

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