Le donne sono belle …e la biostimolazione le aiuta!

E’ di questi giorni la notizia che l’attrice Meg Ryan è diventata irriconoscibile dopo i tanti interventi di chirurgia estetica: l’attrice, regina indiscussa delle commedie romantiche dei ruggenti anni ’80 e oggi 54enne, avrebbe abusato di filler e botulino a tal punto da stravolgere completamente i propri lineamenti.

“Un fenomeno – sostiene il Prof Mario Dini, chirurgo plastico e estetico a Firenze – quello di sottoporsi a invasivi e ripetuti interventi di chirurgia plastica e ottenere come solo risultato un volto sempre più irriconoscibile, privo di espressione e di personalità, che coinvolge moltissime attrici”.

Le donne sono belle,  nascono belle e poi…. i mezzi di comunicazione giocano un ruolo fondamentale – al negativo –  in questa moda femminile, in quanto tendono a svilire la donna matura, bella nella sua maturità. Purtroppo sono stampa, tv e media in generale a dare un’immagine distorta della donna. Sono infatti proprio i media, con la scelta delle immagini pubblicitarie, a mostrare solo donne giovanissime, belle, tonde, morbide, suadenti… La pubblicità è da sempre, come si usa dire, un persuasore occulto: ci sono donne in età matura che vantano una bellezza al naturale senza esasperazioni. Splendide cinquantenni che vivono il passar del tempo rifiutando di ricorrere a quelle forzature artificiose che hanno invece trasformato in maschere grottesche donne che si sono sottoposte alla chirurgia estetica pur di fermare il tempo.

“Una tecnica che consiglio spesso, anche a motivo del suo non essere invasiva, è la biostimolazione: tecnica molto utilizzata nell’ambito della medicina estetica moderna, la biostimolazione attiva un processo di biorivitalizzazione dei tessuti trattati, in modo particolare delle guance, del mento, della zona perioculare, del collo e del decolleté e, attraverso iniezioni nel sottocute di sostanze rivitalizzanti, permette di recuperare la tonicità del volto e del decolleté attraverso piccole iniezioni indolori eseguite in ambulatorio”.

Questo metodo può essere utilizzato sia nel trattamento di pazienti giovani (20-30 anni) che vogliono prevenire l’invecchiamento cutaneo, sia nel trattamento di pazienti che hanno superato i 40 anni e la cui pelle è più segnata dall’età e dal fotoinvecchiamento.

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Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more

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