La Fenech dice sì a Tarantino: riscoppia la moda della commedia sexy all’italiana
Ilaria Rebecchi | Lug 21, 2012 | Commenti 0
Ah, la commedia sexy all’italiana.
Fucina di luoghi comuni, sogni, vizi e virtù di ispirazione sociali, uomini comuni e donne straordinariamente belle, e svampite.
Un must per gli appassionati di cinema, che nulla ha a che fare con la pornografia ma tanto ha sempre sollecitato sogni e fantasie degli italiani, ma non solo.
Basti pensare a Quentin Tarantino, regista di fama mondiale che per l’erotico/trash ‘70s ha un’autentica predilezione, tant’è che si è fatto autografare l’intera sua collezione di dvd del genere da una delle più note, e belle, eroine dell’epoca: Edwige Fenech.
Quella di Tarantino per la commedia sexy all’italiana e per la Fenech in particolare, è una passione ben nota ai più: in occasione del Festival del Cinema di Venezia 2010 il regista americano l’ha ribadito più volte tra conferenze stampa ed interviste ufficiali, dopo aver invitato la bellissima 60enne italo-francese alla presentazione del suo “Bastardi Senza Gloria”.
Al punto che Quentin un bel giorno ha deciso di telefonare alla sua eroina di gioventù proponendole di partecipare ad uno dei suoi prossimi film (“Hostel 2” prodotto da Eli Roth ma di cui ancora non si sa nulla), e la Fenech non ha potuto che accettare una tal proposta: dopo aver abbandonato le scene anni fa, Edwige sembra pronta a tornare sul grande schermo convinta proprio da quel regista tanto ossessionato dalla sua beltà e dai suoi film (pare che Tarantino abbia elencato alla Fenech una serie di dettagli sui film della sua carriera).
Tarantino del resto già nel 2004 aveva fatto scoop presentandosi con un’altra bellissima dell’epoca, Barbara Bouchet.
Un genere bistrattato da pubblico e critica, seppur di grandissimo successo commerciale e capace di unire sensualità ed ironia, con bellezze straoridnarie e attori come Lando Buzzanca, Pippo Franco, Alvaro Vitali, Alberto Lionello e Lino Banfi: Fenech, Bouchet, Laura Antonelli, Lory del Santo, Nadia Cassini, Stefania Sandrelli, Ornella Muti e Gloria Guida sbancavano il botteghino, mentre gli intellettuali italiani dell’epoca si auspicavano un ritorno al neorealismo, senza accorgersi del cambiamento dei tempi.
Icone di sensualità, da non dimenticare!
Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more