Il fumetto erotico italiano
Ilaria Rebecchi | Ago 10, 2012 | Commenti 0
Il fumetto erotico si sa, è da sempre una delle categorie artistiche più sexy.
Ma se i manga giapponesi ci hanno insegnato, con la loro cultura illustrativa ed artistica in generale, come delineare un profilo sociale e culturale di un intero paese e della sua storia (lolite, geishe, eroine con super-poteri, immagini fantastiche & co), l’iconografia della donna regalata dal fumetto erotico italiano è decisamente conturbante, sexy, indipendente ed ammaliatrice, tra corsetti e nudità, frustini e scene di sesso più o meno esplicite.
Milo Manara è certamente uno dei più grandi esponenti del genere, che ha sempre ritratto le sue protagoniste felliniane con precisione dei dettagli e richiami proprio al Giappone e un’indole erotica basata spesso sul glamour e sulla delicatezza, nell’essenza raffinata e nella poesia, come se lo studio del corpo femminile fosse una continua sfida.
Con Valentina di Crepax si riscopre una donna furba e tenace che proprio nella sua indipendenza ha la propria arma di seduzione, oltre che nelle superbe forme: una spia ad alto tasso erotico.
Con Leone Frollo emerge anche la città di Venezia come location ideale per illustrazioni sexy dove l’eleganza delle sue protagoniste, acquerellate con maestria, crea antologie della seduzione con spunti vintage e talora elementi di tecniche erotiche appena abbozzate, come il bondage, il tutto delineato con raffinatezza e delicatezza.
C’è poi Nick Guerra, straordinario interprete di un fumetto erotico che svolta verso la scena comics statunitense, con eroine in lattice colorato e capigliature articolate, a delineare una femminilità costruita sull’incrocio di colori forti e contrastanti.
Roberto Baldazzini è invece la firma di Casa Howard, esplicito fumetto di fama internazionale che illustra le avventure di un appartamento di transessuali. E’ la sessualità più spinta che muove l’artista verso direzioni assolute e di totale libertà, grazie a tonalità accese e sguardi follemente persuasi all’erotismo.
La più giovane, e una delle poche donne, è certamente Cristina Fabris, che nelle sue tavole dipinge realtà di gruppo o di coppia, dove la femminilità è assoluta ed indiscutibile e le forme quasi da calendario ‘50s: un erotismo esplicito, mitigato da colori tenui e tratti essenziali.
Paolo Eleuteri Serpieri, poi, ha saputo incarnare la femminilità echeggiando ai quadri di Cezanne e al suo maestro Renato Guttuso, inquadrando pelli d’ebano e forme procaci per le sue eroine, in primis per Druuna.
Sandro Angiolini fu uno dei pionieri del fumetto erotico italiano, con la sua Isabella, patinata e tipicamente anni ’60 nell’aspetto, mentre uno dei più grandi di sempre è certamente Magnus, che con il suo Necron già trenta anni fa illustrava personaggi grotteschi e paradossali, a tratti assolutamente comici e perciò diversi dal genere erotico già noto, utilizzando lo stile ligne claire, con tratti decisi senza chiaro-scuri.
Categoria: Comics / Illustrazione • featured
Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more