Il diario di Grace Hall – pt3: il Tempio del Burlesque, la scuola, stuzzicare-ammiccare-provocare

Eleganza e bellezza, tra ammiccamenti e atmosfere in stile New Burlesque:
l’indiscussa regina del Burlesque italiano Grace Hall scrive per I Diari di Casanova della sua arte, della seduzione, degli show  e della scuola, dei suoi backstage e del suo personaggio.

Oggi Grace Hall ci racconta della sua scuola, delle lezioni e delle sue tecniche di seduzione…

© S.Ait Ouarad


“Per la sua ricchezza di sfumature, il Burlesque vive di performer in grado di tenere il palco attraverso particolari caratteristiche, personalità e preparazione. Questo mi ha spinto a creare nel 2010  Il Tempio del Burlesque a Roma, una vera scuola concepita come un accademia con diversi insegnamenti, per promuovere con cultura, studio e amore questo genere di spettacolo, e per insegnare quella specialissima arte del Burlesque che passa attraverso il vedo e non vedo di uno spogliarello di altri tempi.
Solo dopo ne ho scoperto anche l’aspetto terapeutico: molte donne vengono ai corsi per mettere in moto la loro femminilità messa da parte nel tempo e molte di loro mi hanno confidato che si sentono meglio a scuola di Burlesque piuttosto che da uno psicologo!
Si impara anche a non prendersi troppo sul serio e a giocare con il proprio corpo, e ad accettarlo, se non si è abituate ad amarlo.

Il Tempio del Burlesque promuove corsi sia per aspiranti performer, sia per persone normali che vogliono divertirsi  ritagliandosi una parentesi al femminile.
I primi sono concepiti a scopo professionale, per orientare verso una padronanza dello spettacolo a tutto tondo, e prevedono diversi insegnamenti:dal l’apprendimento di tecniche performative, all’azione nello spazio scenico, dalla creazione di un personaggio, a gesto e musica, trucco e acconciature, fino alla storia del costume e dello spettacolo, all’ideazione di un costume di scena e alla sua realizzazione sartoriale, e soprattutto quello che chiamo la dialettica del Teasing,  cioè il gioco dello stuzzicare-ammiccare-provocare.
Gli altri corsi sono indirizzati a chi è semplicemente interessata a riscoprire una femminilità di altri tempi, che giocava su una poetica dell’indefinito piuttosto che sul mostrare: prendendo in prestito alcuni aspetti propri del Burlesque come l’ironia, il gioco, il teasing, il gesto, lo strip, si stimola e si valorizza in modo creativo la femminilità che è in ogni donna.
Molte donne non si conoscono e giocare con la propria femminilità può aiutarle a riconoscersi.
La prima cosa che bisogna saper individuare è la propria unicità e lavorarci, affinché esca fuori. Una volta riconosciuta bisogna imparare a valorizzarsi, amando la propria unicità: questo aiuta a stare meglio con sé stesse e con gli altri, ed è un piacevole diversivo per sentirsi più belle e uniche. Sia in scena che nella vita di tutti i giorni.

Alle mie allieve cerco di dare una forma mentis che si sviluppi con disciplina e rigore.  La professionalità, che ha alla base queste due colonne, distingue e fa durare nel tempo.
Il talento, senza questa costruzione, è come non averlo.
Non preparo mai le lezioni: mi piace far nascere tutto sul momento, anche se do dei compiti a casa e si parte da quello.
Le mie allieve sono avvocati, professioniste e anche studentesse: molte si avvicinano per riscoprire una femminilità poco nutrita negli anni, magari per
il troppo lavoro, o perche divenute mamme troppo indaffarate o con un marito un po’ distratto…!”


Se volete scoprire di più degli eventi, della scuola e dei corsi di Grace Hall nel suo Tempio del Burlesque, visitate il suo sito:

http://www.gracehall.it

 

© T. Semeraro


Categoria: featuredTeatro / Danza

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