“Gran Varietà: il peccato erotico nella canzone napoletana e non solo”

Gran Varietà: il peccato erotico nella canzone napoletana e non solo” è il recital “storico” del bravo e versatile Gennaro Cannavacciulo, uno splendido affresco, distensivo e colto, comico e sentimentale, del periodo 1880 e 1950, che propone le canzoni tipiche del teatro popolare, allora per soli adulti, basate sul doppio senso, l’allusione licenziosa, l’ironia. Recuperando con spirito il repertorio della ribalta minore, dell’avan-spettacolo, del caffè-concerto, della rivista, Gennaro Cannavacciuolo si immerge in una promenade attraverso i tempi e i modi di uno show a “luci rosse”, sottile monito a non scandalizzarsi più di tanto, che trascina i grandi come i più giovani. I testi rivisitati sono di autori come i celeberrimi Pisano-Cioffi, Gill, Ripp e di altri popolari che fecero la fortuna della canzonetta sceneggiata. Un recital arguto ed erotico che ancora oggi è in grado di divertire un pubblico che avrà l’occasione di riscoprire gli ingenui meccanismi del ridere. Uno spettacolo applaudito dalla critica, gioioso, interattivo con un repertorio ricco di indimenticabili chicche musicali, da Fatte fa ‘a foto a In riva al Po, da Casta Susanna a Ciucculatina mia. Sul palco, con Gennaro Cannavacciuolo, Marco Bucci al pianoforte, Andrea Tardioli al clarinetto e sax e Claudia della Gatta al violoncello.

 

 

Categoria: FocusTeatro / Danza

Tags:

Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more

RSSCommenti (0)

Trackback URL

Lascia un Commento