L’iniziazione di De Sade: “La filosofia nel boudoir ovvero i precettori immorali”
Ilaria Rebecchi | Set 29, 2014 | Commenti 0
I Diari di Casanova non poteva che raccontare di un altro celeberrimo filosofo, scrittore e drammaturgo, simbolo dell’erotismo letterario e teatrale, ed esponente primo dell’estremismo del Libertinismo, al punto che il suo cognome è all’origine del sadismo, come convenzionalmente noto ad oggi.
Arrestato, processato ed imprigionato tra la fine del 1700 e i primi anni del secolo successivo, il Marchese De Sade con tenacia rincorse la propria ricerca esistenziale, filosofeggiando oltre i limiti della condizione umana, quasi a voler dissolvere le tenebre dell’ignoranza e dell’inconsapevolezza oltre la natura, provocando, all’epoca ed oggi conflitti sociali e di pensiero.
Il suo romanzo “La filosofia nel boudoir “ delinea l’iniziazione alla sessualità della giovane Eugénie per opera di Madame Saint-Ange e del Conte de Dolmancé, tra orge aristocratiche ai limiti della sperimentazione di posizioni e ruoli, laddove violenza ed assassinii fanno parte della natura dell’uomo, indifferente alle donne in favore di un maggior appagamento maschile.
Più volte liberamente trasposto al cinema con “L’educazione sentimentale di Eugénie” (A. Grimaldi – 2005) e “Cocktail Spécial” (Jesus Franco – 1978), il romanzo di De Sade è l’affresco antico e contemporaneo di un’iniziazione ad una totale assenza di inibizioni che secondo l’autore che sfocia inevitabilmente nella crudeltà in quanto crudele è la natura umana.
“ La filosofia nel boudoir ovvero i precettori immorali.
Dialoghi per l’educazione delle fanciulle”
Scene da “L’educazione sentimentale di Eugénie” (A. Grimaldi – 2005):
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