“Confessione Sessuale” – anonimo russo
Ilaria Rebecchi | Set 23, 2013 | Commenti 0
Nel 1912 un anonimo russo inviò al sessuologo Havelock Ellis un manoscritto, che lo stesso pubblicò poi sotto il titolo di Psicologia della maternità.
Questo scritto era una “confessione sessuale”, che l’autore presentava così: “Confessione sessuale di un russo del sud, nato intorno al 1870, di buona famiglia, istruito, capace come molti suoi compatrioti di analisi psicologica. Ha scritto in francese questa confessione nel 1912”.
“Confessione Sessuale” è la storia di una vita sessuale molto precoce e intensa di un protagonista soggetto all’attrazione per le ragazzine, che cerca di spiegare. Il tutto nel quadro di una Russia fine ‘800. Convinto di essere succube di un’ossessione, l’autore cerca di “guarirsi” viaggiando, e come facevano quasi tutti gli europei benestanti, arriva in Italia gustare dell’arte. Qui però la sua ossessione peggiora.
In questo romanzo, l’autore esplora tutto il mondo infantile e la prima scopera del proprio corpo e di quello degli altri bambini borghesi come popolani, figli di contadini e domestici.
Storia di una vita sessuale precoce e intensissima, legata all’ossessione-predilezione per le fanciulle impuberi, questo libro è al tempo stesso il ritratto assai ben documentato della realtà sociale e culturale della Russia di fine Ottocento e dell’Italia dei primi anni del Novecento, dove l’autore cercò inutilmente rifugio dai propri fantasmi erotici.
Definita dal critico americano Edmund Wilson un “capolavoro erotico”, questa Confessione fu scritta intorno al 1912 da un anonimo di origine ucraina e inviata al sessuologo Havelock Ellis, che la pubblicò in appendice alla sua opera Psicologia della maternità. Storia di una vita sessuale precoce e intensissima, legata all’ossessione-predilezione per le fanciulle impuberi, questo libro è al tempo stesso il ritratto assai ben documentato della realtà sociale e culturale della Russia di fine Ottocento e dell’Italia dei primi anni del Novecento, dove l’autore cercò inutilmente rifugio dai propri fantasmi erotici.
Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more