CASANOVA DIARY: “Vicentinian gigolò” contro la crisi
Ilaria Rebecchi | Mag 24, 2013 | Commenti 0
«Veneto, terra di contadini», disse qualche mese fa la ministra delle politiche agricole Nunzia De Girolamo (Dante col contrappasso aveva ragione). Si sbagliava, e non solo per l’evidente anacronismo del luogo comune, ma perché forse avrebbe fatto meglio a dire “Veneto, terra di gigolò”. Avete capito bene: secondo le statistiche, complice un incremento negli ultimi due anni dei siti di “settore”, del ruolo e della professione di accompagnatore per donne, crescita superiore persino a quella parallela delle cronache su escort più o meno celebri, e complice anche l’indipendenza della donna, i gigolò in Veneto sono proliferati.
E chi si immagina che il ruolo dell’accompagnatore sia quello di partner sessuale per momenti hot alla ricerca di trasgressione si sbaglia di grosso: il vero gigolò – come una geisha al maschile – interagisce con la cliente senza essere un mero oggetto sessuale ma come vero compagno di avventure per serate, cene di gala, viaggi ed incontri pubblici, dal teatro ai weekend in compagnia.
I gigolò più vicini si possono trovare su siti nazionali come gigolo.it (che conta ben 500.000 visitatori unici all’anno e oltre dieci milioni di pagine visitate, con un trend di crescita costante di visitatori e inserzionisti), dove tutti i bei giovanotti in offerta però non sembrano affatto disperati.
Ecco G., baldo 34enne nostrano tutto muscoli ed abbronzatura, che dichiara: «lavoravo in un’azienda che ha chiuso e ho avuto l’idea di buttarmi in questo mondo. Sono single e non faccio nulla di male. Mi è capitato di accompagnare anche giovani ragazze che dovevano semplicemente presenziare ad importanti cene di lavoro, nel ruolo di premuroso fidanzato, e parlando di economia e società, senza destare alcun dubbio. Come un amico». Come nei film, in effetti.
Si viaggia tra i 100 euro all’ora per la semplice compagnia, e i nostri amici sono anche disponibili per far ingelosire i reali partner delle clienti. Spesso sono anche dei veri e propri sexual trainer (per chi ne ha bisogno) o compagni di ballo e di shopping. «Il sesso se c’è non è forzato, ma viene come naturale conseguenza di un feeling che si crea con la conoscenza, proprio come tra due persone che si conoscono naturalmente».
Caratteristiche principali: bell’aspetto, ottima cultura e l’essere esperti di moda, oltre che chiaramente avvenenza e sensualità. E se il Veneto fu la patria dei cicisbei, gentiluomini che nel XVIII secolo accompagnavano le dame veneziane tra passeggiate, giri in carrozza, giochi a corte, ricevimenti e teatri, al punto che Carlo Goldoni più di una volta ne fece personaggi chiave delle sue splendide commedie, oggi secondo l’associazione “Donne e qualità della vita” due donne su dieci si rivolgono ad un accompagnatore almeno una volta e quattro ci pensano, mentre Eurispes rileva che l’accompagnatore deve essere di buona cultura, capace di parlare più lingue e preferibilmente italianissimo. Anzi, locale: dialetti, conoscenza del tessuto sociale e, perché no, dei gossip della città di residenza, sono fondamentali per le sempre più esigenti donne. Bei ragazzi vicentini, cercate lavoro?
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