CASANOVA DIARY: il folle hard-cinema di Luigi Atomico
Ilaria Rebecchi | Ott 02, 2013 | Commenti 0
Luigi Zanuso: alias Luigi Atomico alias Dario Lussuria alias Rodolfo Babilonia.Tre nomi d’arte decisamente evocativi per il regista vicentino che nel mondo del porno ha realizzato pellicole allucinate e trash, dove l’hard (anzi hardcore) incontra il pulp, il thriller e la sperimentazione (sotto ogni punto di vista), venendo da queste mitigato.
Il risultato è che a guardare alcuni suoi film dai titoli molto poco allusivi (“Scantinati infernali”, “Il tritacarne”, “Banchetto umano”) ci si trova di fronte ad una componente erotica non più unicamente finalizzata all’eccitazione dello spettatore, ma declinata in un sado-masochismo ostentato fisicamente e psicologicamente. Complici le colonne sonore esaltanti (create da Stefano Lummi e Marco Capitanio), nelle quali la musica classica viene miscelata inserzioni elettroniche martellanti che incitano all’adrenalina, i film dell’Atomico non sembrano appartenere ad alcun movimento cinematografic-hard, risultando assolutamente originali.
Ribattezzato da alcuni critici del genere il “Pasolini dell’hard” o il “Bukowski degli aforismi” o il “De Sade del Surrealismo”, il regista vicentino si allontana dalle etichette perseverando nella produzione di furiose pellicole dove surrealismo e porno-pesantezza si confondono al punto che l’attore (per lo più non professionista) diventa a sua volta fantoccio nelle mani di altri, con mente e corpo massacrati tra disturbante e dolori.
“Il Sublime e il Perverso” (titolo dell’ultimo film datato 2012), sembra la summa della sua visione del mondo, tra estremismi infernali, misticismo e follia totale, e di questa l’Atomico ha raccontato alla stampa: «La società è falsa, mentre l’uomo deve re-imparare a mostrare le proprie emozioni reali, in primis a sé stesso. I miei film vogliono essere uno specchio fedele dell’umanità. L’uomo sessualmente bloccato è più facile da manipolare».
E chiosa: «nel mondo contemporaneo tendiamo a sublimare tutto, ma esiste soprattutto il perverso che perdura da migliaia di anni impunito», mentre il sesso «non va discusso, deve essere libero e felice, chi lo reprime non è appagato e il suo agire può diventare pericoloso, in minimi e massimi termini».
http://www.nuovavicenza.it/2013/09/luigi-atomico-lhard-sperimentale-parla-vicentino/
Categoria: Casanova Diary - LaNuovaVicenza • Cinema • Focus
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