CASANOVA DIARY: Francesca Lukasik, la playmate vicentina

Bellezza scledense di nascita e padovana d’adozione, parla 4 lingue e ha antenati dal Brasile alla Repubblica Ceca: la deliziosa Francesca Lukasik sarà balzata ai vostri occhi negli anni tra servizi fotografici sexy e la partecipazione al reality “La pupa e il secchione“, con quel corpo statuario e quello sguardo capace di ipnotizzare come le sirene con Ulisse.

«Ho avuto la fortuna di girare il mondo grazie a questo hobby diventato poi un lavoro. Da fotomodella ad attrice», ci racconta Francesca confessando come questa avvenenza non sia stata sempre d’aiuto: «le belle donne fanno  sempre un po’ paura, a giovani e adulti. Purtroppo si pensa sempre che siano irraggiungibili e magari anche poco scaltre, ma solo con l’intelligenza si va avanti nella vita»

La nostra, classe 1987 e con un diploma al liceo linguistico in tasca, si è fatta strada nel mondo dello spettacolo tra servizi pubblicitari e calendari ed è stata la miss di aprile 2009 per Playboy Italia e playmate per lo stesso celeberrimo mensile di Hugh Hefner in alcune edizioni internazionali:
«Non avevo mai posato nuda e aspettavo la chance giusta per farlo e sono andata per gradi.
È stato tutto molto professionale, divertente e mi sono sentita a mio agio
»

Francesca è stata anche presentatrice dei Mondiali di Pattinaggio del 2005 e testimonial di numerose aziende ed iniziative, come per la campagna no-alcool di Striscia la Notizia, programma in cui quest’anno le veline sono state sostituite dai velini, di cui uno è vicentino:
«ricordo bene che Ricci tempo fa aveva dichiarato che se la Rai avesse rinunciato a Miss Italia, lui avrebbe fatto a meno delle veline! È giusto che il pubblico femminile si rifaccia gli occhi, e prima c’era arrivata la Carrà anni fa con i suoi Carramba-Boys. Gli uomini vogliono stare al centro dell’attenzione? Di sicuro sono più attenti al loro aspetto, ma non scambiamoci i ruoli per piacere…!»

La Lukasik ha lavorato anche al cinema nel film “Iago” con Nicolas Vaporodis e Laura Chiatti: «una bella esperienza con dei professionisti, ma per me scegliere tra cinema, moda e tv sarebbe come dire di preferire un dessert piuttosto di un altro. Non potendo, ovviamente farei il tris…!»

E confessa di aver ricevuto tante proposte indecenti e poche serie:
«ci sono sempre state, e non solo in questo settore. Nessuno ha le palle di dichiararlo. Ingenuamente credevo che i sacrifici dello studiare e del fare km per partecipare ai casting bastassero per essere presi in considerazione. Invece mi sbagliavo, ed è stata una gran bella delusione…»

Tra il 2011 e oggi ha posato per oltre una decina di calendari posando anche per il noto fotografo Enrico Ricciardi “Sexy anni ’70” reinterpretando Laura Antonelli:
«i  tempi sono cambiati e anche i modelli di bellezza e sensualità femminile. Un tempo si puntava ad essere originali e non copiare altre donne, mentre oggi la chirurgia plastica sembra amalgamare un po’ tutte. Io non ci ho mai pensato, sinceramente: per me bello e sexy equivalgono a sobrio ed elegante, e i difetti ti rendono unica e bella se li sai usare bene!»

Ma lei di difetti sembra averne pochi, tra beltà, brio e gentilezza perle rare nel folle showbiz, e l’ambizione di una famiglia normale e di una classe non comune:
«per parafrasare Giorgio Armani, l’eleganza non è farsi notare ma farsi ricordare»

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Categoria: Casanova Diary - LaNuovaVicenzaInterviste

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