CASANOVA DIARY: Elisa D’Ospina, la modella curvy che fa impazzire la Tv
Ilaria Rebecchi | Gen 24, 2014 | Commenti 0
Bellezza curvy.
Sì perché la vicentina Elisa D’Ospina è una modella, scrittrice con il pallino per la comunicazione e una laurea in psicologia, che ha mosso i primi passi nel mondo della moda circa 7 fanni fa, tra cataloghi e passerelle, fino a diventare in poco tempo apprezzata top-model a livello internazionale e opinionista tra blog, televisione e radio.
«Tutto iniziò nel 2007, quando ero ad una Fiera a lavorare come hostess, e fui avvicinata da un talent scout che mi propose di fare da modella taglie forti. Subito gli risposi male, con qualcosa tipo ‘ fallo fare a tua madre’, ma poi ci ragionai, mi accorsi che c’era un mondo da scoprire, vidi fotografie di ragazze bellissime, e mi convinsi. All’inizio non fu semplice, ma adesso sono decisamente impegnata»
Un settore ancora troppo poco conosciuto, quello della moda curvy, che ha in poco tempo imposto un nuovo modello di bellezza, che tanto nuovo a conti fatti non è, semmai atavicamente retrò e morbidamente vintage:
«alla base di tutto c’è l’alimentazione. Non bisogna credere che le modelle curvy non seguano dei regimi alimentari particolari, perché anche noi non possiamo superare o diminuire un determinato peso e precise misure, ma è imparagonabile a confronto con le modelle considerate ‘standard’, che molto spesso per prepararsi alle sfilate fanno mesi a bere bibitoni per perdere kg. La peculiarità delle modelle taglie forti è che dobbiamo essere assolutamente toniche, e quindi fare esercizio fisico costante, e poi devo ammettere che la richiesta è decisamente minore rispetto a quella di una modella convenzionale.
Si lavora tanto all’estero …»
Un modello di seduzione e bellezza che paradossalmente è così vicino a quello delle donne comuni seppur distante da quello considerato negli ultimi decenni come simbolo di perfezione: «nel dopoguerra le donne avevano forme che si avvicinavano a quelle di una modella curvy, ed erano considerate perfette perché palesavano benessere; fu con gli anni ’70 che i canoni iniziarono a cambiare, varando verso una sempre più accentuata magrezza, fino ai limiti della salute. Dal 2010 avverto che c’è un cambiamento di rotta, per cui sembra andare bene quasi tutto, ma ci sono ancora quelli che,a d una modella taglie forti, chiedono la taglia 42…»
Si fa presto a parlare dunque di disturbi alimentari, piaga del modo fashion degli ultimi 40 anni, ed Elisa è da sempre impegnata nella lotta a queste patologie:
«dal 2008 denuncio attraverso i media il proliferare di siti e blog pro-anoressia e pro-bulimia, e porto nelle scuole medie e superiori dello stivale incontri di circa due ore in cui parlo della mia esperienza alla presenza anche di medici, nutrizionisti e psicologi. Sono giovani, e l’anoressia è la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali per gli adolescenti: si parla tanto di queste malattie, ma ancora se ne capisce poco, e i ragazzi devono sapere»
Nel 2009 è stata anche nominata dal Ministero della Salute testimonial nazionale per la “Tre giorni della salute”, e nelle vesti di Curvy Coach ha condotto anche programmi sulle reti Rai, Sky e Mediaset e presentato eventi e manifestazioni.
Non solo moda dunque nella vita di Elisa, ma anche Tv ed editoria:
«la scrittura, in primis, è il mi primo amore. Scrivo da quando ero piccolina e oggi firmo articoli per Vogue Curvy e Leonardo.it, oltre che lavorare nella comunicazione come Ufficio Stampa e partecipare come opinionista a diverse trasmissioni tv, tra cui “Detto Fatto” di Rai2»
E la seduzione, per Elisa?
«nei media si vedono bellezze filiformi che sembrano più intoccabili che sexy, in effetti. Ma per quanto concerne la mia esperienza devo dire che non ho mai puntato tutto sul raggiungimento di una perfezione fisica reimpostata. Sono molto alta, e forse il mio punto di forza fisico è sempre stato quello. Ma poi, alla fine, quando si esce con amici, fidanzati e mariti, quello che notano e li fa stare bene è avere accanto una donna che li accompagni con serenità e simpatia nell’approcciarsi al cibo, una che mangia e condivide il piacere della cucina, per esempio.
Forse bisognerebbe iniziare a pensare che i modelli di seduzione valgono fino ad un certo punto, poi c’è la vita reale, dove le cose apprezzate dagli uomini sono ben altre …»
Ben detto, Elisa.
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