Appetiti Afrodisiaci pt5: riflessioni poetiche sulla cannella

Andrèe Formier (nome tratto da “La Camera Azzurra” di Georges Simenon), ci racconta di avventure amorose e cucina, tra ricette e curiosità appetitose sull’arte del sedurre cucinando (prima, dopo o durante)… 

La cannella – riflessioni 

Basta un profumo per evocare un ricordo, una persona.
E lui sapeva di cannella. Un profumo dolce e speziato che ricordava il suo animo tenero e ruvido al medesimo tempo. La sua pelle ammontata di lentiggini era calda e vellutata e mentre lo guardavo dormire si apriva un universo. Un mondo nel quale all’epoca mi sarei voluta perdere.

Sapeva di inverno, di quelle fredde notti in cui la neve scende lieve e gela la natura. Tutto si ferma e restate voi, stretti in una coperta ad osservare il fuoco crepitante nel camino.
Aveva la forza dilaniante di un temporale estivo, quando l’acqua scroscia impazzita e lava ogni angolo remoto.

Lui era il vento della Toscana che sferzava il viso ed il corpo.
Era quei tre giorni e niente più.
Avrei voluto il profumo di cannella attaccato alla mia pelle perché non mi abbandonasse mai. Ma sapevo, in fondo al cuore, che non sarebbe potuto essere.

Come un uragano aveva spazzato i miei muri ed aperto nuovamente i cancelli di un’essenza accantonata per troppo tempo. Era stato un’esplosione devastante.
Sento ancora la cannella che mi rapisce e mi riporta a quei giorni, a lui e la malinconia mi assale, perché so che non troverò un altro animo capace di smuovere un universo, di lacerare e ricucire, un animo costretto in ansie e paure, perché troppo grande è la sua forza.

Sento solo la cannella e mi abbandono.

Categoria: Cibo

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