Appetiti Afrodisiaci pt 63: lo zafferano
Ilaria Rebecchi | Ott 31, 2013 | Commenti 0
Andrèe Formier ci racconta di avventure amorose e cucina, tra ricette e curiosità appetitose sull’arte del sedurre cucinando (prima, dopo o durante)..
Quando la vide danzare, Croco decise che avrebbe amato solo lei.
Gli Dei non potevano accettare questo amore appena nato tra il mortale Croco e la ninfa Smilace. Ermes, che adorava la sua piccola ninfa, venne mosso a pietà e trasformò i due amanti sfortunati in piante: Smilace divenne una pianta di salsapariglia e Croco divenne un bulbo di zafferano.
Così nasce la pianta di zafferano.
Fino al Medioevo la pianta ha mantenuto il nome di Croco, solo successivamente gli arabi lo cambiarono in za’fran, termine che deriva dal persiano Sahafran e che si riferisce al colore giallo che assumono gli stimmi dopo la cottura.
Da un punto di vista medico lo zafferano, oltre a migliorare la circolazione sanguigna grazie alle sue proprietà antiossidanti, agisce sulle ghiandole surrenali stimolando la produzione di ormoni quali adrenalina, ACTH e cortisolo, che tonificano la sfera sessuale.
Ricordate mes amis che lo zafferano è una delle spezie più costose al mondo: infatti servono duecentomila fiori per ottenere un chilo di stimmi. Ancora oggi in alcune aree del sud Italia il letto nuziale dei novelli sposi viene cosparso di fiori di croco per augurare felicità e fertilità.
Scegliete con cura con chi mangiare il prossimo risotto alla milanese.
Aspettando la ricetta del giovedì, vi auguro buoni appetiti afrodisiaci, mes amis!
Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more