Appetiti Afrodisiaci pt16: la cipolla

Andrèe Formier (nome tratto da “La Camera Azzurra” di Georges Simenon), ci racconta di avventure amorose e cucina, tra ricette e curiosità appetitose sull’arte del sedurre cucinando (prima, dopo o durante)..

La cipolla

Da quando M. ha trovato l’amore è passato da amante della cucina in genere a scienziato della cucina afrodisiaca. Sempre caro nel darmi spunti per questa rubrica, oggi vi presento la cipolla afrodisiaca.

Se Galeno la definiva il “bulbo eccitante di Venere”, M. la definisce il “gusto rustico e verace del sesso in cucina”.

È uno dei più forti afrodisiaci per le donne, in quanto aumenta il flusso sanguigno ai genitali ed aiuta a rilassare il sistema nervoso, favorendo così eccitazione e lubrificazione, nonché accrescendo il piacere durante l’orgasmo.


Coltivata già da 5.000 anni nella sua terra d’origine, tra il Nord-Est dell’India e l’Iran, e diffusasi rapidamente anche nel resto del mondo, gli Egiziani, in antichità, la assurgevano a simbolo di Iside, così da farla divenire un omaggio propiziatorio alla divinità. Infatti nei sarcofagi veniva lasciata una cipolla perché i morti potessero pagare il pedaggio oltre la tomba.

Si racconta inoltre che i libertini mangiassero zuppe di cipolle prima di recarsi agli appuntamenti galanti.

Testimonianza delle proprietà afrodisiache della cipolla sarebbe la venuta al mondo del Re Sole. Si racconta infatti che la moglie di Luigi XIII, Anna d’Austria, andasse in pellegrinaggio al santuario di Nôtre Dame de Virtus, situato nelle Fiandre, considerato luogo miracoloso per le donne sterili, ma noto anche come il paese delle più squisite cipolle, per cui Anna non solo ne mangiò in abbondanza, ma le portò anche al marito, dopo di che nacque il futuro Luigi XIV.

Se grazie a lei è nato un re, non possono aversi dubbi sulle notti brave che potrebbe farci vivere consumandola copiosamente.

Buoni appetiti afrodisiaci a voi tutti!

Categoria: Cibo

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