Letteratura erotica: i titoli più importanti degli ultimi secoli
Ilaria Rebecchi | Ago 12, 2012 | Commenti 0
La letteratura erotica tratta esplicitamente i temi dell’amore passionale e fisico, delineati all’interno di narrazioni di varia tipologia, provenienza e genere, dal thriller al romanzo, con riferimenti metaforici e non all’eros e alla seduzione.
Vasta è la gamma di queste opere definibili erotiche, che incendiano ed inebriano le librerie con le loro storie piccanti, vecchie o nuove, fanciullesche o adulte.
Qui di seguito un breve spiraglio sulle proposte più celebri.
A partire da “Lolita” di Vladimir Nabokov (1955), un grande classico del ‘900 all’inizio pubblicato solo da limitate case editrici. La storia, ben nota anche nelle trasposizioni cinematografiche, racconta di una maliziosa minorenne oggetto dell’amore del protagonista, suo patrigno.
C’è poi “Fanny Hill – Memorie di una donna di piacere”, di John Cleland (che risale addirittura al 1748): scabrosa ed intensa storia di una donna amante del piacere in senso lato, seppur candida e gaia nei modi.
“Emmanuelle” (Emmanuelle Arsan – 1967), ha anch’esso ispirato molti film, nella storia delle avventure erotiche e libertine della moglie di un diplomatico francese, tra emancipazioni sessuali e gusto esotico.
“Piattaforma” (Michel Houllebecq, 2003) esalta l’amore carnale, seppur solo abbozzato di due amanti, tra passioni infuocate e turismo sessuale thailandese.
La comunicazione attraverso il sesso è la scelta di Valérie in “Diario di una Ninfomane” (Valérie Tasso, 2003), dove l’insaziabile desiderio della protagonista è rincorso tra le pagine di questo diario di concessioni a chiunque incontri.
“Histoire d’O” (Dominique Aury, 1954) esplora i rapporti sado-masochisti di O alla scoperta di pratiche erotiche meno abitudinarie in un castello, al punto da divenire, forse, una schiava del sesso.
Se poi il Marchese de Sade (1740 – 1814) ha elargito veri e propri manuali e precetti filosofici in merito ad un erotismo più oscuro, tra crimini e piacere, come in “Justine, ovvero le disgrazie della Virtù” e “La Filosofia nel Boudoir”, “L’amante di Lady Chatterly” (D.H.Lawrence, 1928), scandalizzò all’epoca per le esplicite scene descritte, in un periodo di risveglio sessuale agognato delle donne contro il dominio del potere maschile.
Più recentemente, ancor prima di “50 Sfumature di Grigio” & seguiti vari, la nostrana Melissa Panarello in “Cento colpi di Spazzola prima di andare a dormire” (2003) a 17 anni delinea nel suo diario di 17enne le disavventure sessuali di una liceale, tra sperimentazioni e partner diversi, mentre Almudena Grandes racconta dell’ossessione erotica ed impulsiva verso la trasgressione della protagonista del suo “L’età di Lulù” (1989), e Jeanette Winterson in “Scritto sul corpo” (1992) ironicamente delinea una storia nella quale non si capisce chi sia il narratore.
“L’Amante” di Marguerite Duras (1967) racconta di un’adolescente francese e un miliardario cinese nell’Indocina di inizio ‘900, mentre “Il Macellaio” di Alina Reyes di una studentessa sedotta da un macellaio e “La Mandorla” (Nedjma) della sensualità delle donne arabe e il più recente “Il Delta di Venere” (Anais Nin) è uno dei punti più alti di una letteratura, quella erotica e più precisamente contemporanea, in continua evoluzione grazie a miscele di oscurità e perversioni con intimità ed umanità.
Categoria: Poetry
Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more