Motel Rooms: il voyeurismo di Carlo Battiston
Ilaria Rebecchi | Lug 02, 2012 | Commenti 0
Il fotografo padovano Carlo Battiston presenta il progetto “Motel Rooms“, rivisitazione dell’iconografia pin up anni ’50 con surrealismo ed attualità, per immortalare il voyeurismo moderno.
Confrontatosi con critici d’arte e spettacolo ed artisti affermati come Angela Vettese, Lawrence Carroll, Nicolas Bourriaud ed Alberto Garutti, inizia la sua carriera con opere legate al “suono”, dedicandosi alla creazione di installazioni sonore ispirate a Brian Eno e John Cage, tra cui “E” che verrà esposta presso i Magazzini Ligabue di Venezia, ad una mostra curata dall’artista Adrian Paci.
Approcciandosi poi a video e fotografia realizza nel 2005 “Something, Potato?” ed il trittico fotografico “Truth” esposti al padiglione Lussemburgo della Biennale di Venezia ed al Museo Nazionale di Lubjiana in Slovenia.
Carlo Battiston fonde aspetti concettuali del surrealismo spagnolo e belga utilizzando una forma espressiva legata alla pop art dal punto di vista tematico e cromatico non dimenticando mai gli insegnamenti tecnici di fotografi quali Avedon, Weston, Mapplethorpe e Penn.
La visione dal buco della serratura è una tematica che, nonostante l’erotismo si sia evoluto in molti modi nel corso degli anni, continua a mantenere il proprio fascino.
Qui reinterpretata da Battiston mostrando donne ad immagine del nostro tempo e del suo personale immaginario erotico, tatuate e con piercing.
Guardare oltre il buco della serratura nascondendo ora gli occhi ora busto e ora il viso, perché il voyeur non può decidere cosa vedere ma è in balia della situazione.
Images © Carlo Battiston
IR
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Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more