2 Broke Girls e la comicità sessualizzata

Sono lontani i tempi in cui la goliardia era un’esclusiva maschile: l’umorismo “fallocentrico”, che peraltro ancora si agita in prodotti come American Pie o The Hangover, ha trovato il suo contrappeso ideale nella comicità emergente di alcune giovani autrici americane, che soprattutto in televisione hanno rinnovato il punto di vista sui temi della sessualità e dell’erotismo.

Molto si deve a Sex and the City, impossibile negarlo. La serie di Darren Star ha violato il tabù delle pratiche sessuali, emancipando il ruolo televisivo dei personaggi femminili fino a sdoganarne le esigenze di natura carnale, coerentemente con un’operazione che raccoglie l’eredità dei movimenti femministi, sia pure “istituzionalizzandola” e in parte volgarizzandola: la ricerca del piacere è un diritto che appartiene alle donne tanto quanto agli uomini, e non dev’essere mai negato.

Il passo seguente verso la legittimazione mediatica della sessualità femminile consiste nel demistificare i vecchi tabù, e l’umorismo si rivela lo strumento più efficace. Una sit-com come 2 Broke Girls lo dimostra piuttosto bene: creata su CBS da Whitney Cummings e Michael Patrick King (non a caso reduce proprio da Sex and the City), 2 Broke Girls ha per protagoniste due ragazze profondamente diverse per estrazione sociale, ma accomunate dalla precarietà economica, che le spinge a collaborare per aprire un’impresa di cupcake fatti in casa. Al di là dell’attrazione che entrambe possono suscitare sul pubblico maschile (anche per la complementarità del loro aspetto: bruna, procace e aggressiva Kat Dennings; bionda, slanciata e graziosa Beth Behrs), la componente erotica della serie è tutta insita nella sua comicità, dove buona parte delle gag e delle battute è a sfondo sessuale. Ridere del sesso e con il sesso diviene così una forma di solidarietà femminile – e forse anche di liberazione – che riflette e rovescia il tipico cameratismo virile dei film “fallocentrici”: cambia il punto di vista, ma simile è l’intento di fare fronte comune.

Se quindi Sex and the City ha messo in scena un certo tipo di complicità fra donne, fatta di chiacchierate squillanti e confidenze pruriginose, 2 Broke Girls raggiunge invece il parossismo, e punta alla risata liberatoria che esorcizza anche temi privati, scomodi o persino dolorosi (da qui le polemiche montate negli Stati Uniti contro alcune battute che avevano per oggetto la violenza sessuale, ma che in realtà non volevano essere per nulla irrispettose). Per le spettatrici resta allora il piacere di vedersi finalmente rappresentate nella propria indipendenza, come soggetti in grado di determinare il proprio atteggiamento nei confronti del sesso; mentre gli uomini… beh, sicuramente avranno l’opportunità d’imparare qualcosa.



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